” Non dare un feedback tempestivo ed appropriato è la cosa più crudele che si possa fare ad un essere umano. ” - Charles Coonradt, consulente manageriale.
Il feedback è un’importante strumento di crescita professionale e personale.
Ho sempre posto molta attenzione al feedback per migliorarmi, crescere e quando necessario cambiare.
In ogni contesto, personale, formativo, lavorativo è possibile, direi doveroso, dare dei feedback e anche riceverli. Sono momenti di crescita e si cresce solo con la condivisione ed il confronto.
Oggigiorno ci viene chiesto un feedback per quasi ogni azione che compiamo: l’operatore telefonico, un’acquisto fatto online, il pernottamento in un albergo, ecc. Chi lo richiede ha a cuore il suo futuro.
Ma che cosa è il feedback?
È innanzi tutto un anglicismo adottato in Italiano composto da (to) feed ‘ alimentare, nutrire’ e back ‘indietro’, ed è sinonimo del termine Italiano “retroazione”.
Quindi possiamo definire il feedback come un ritorno di informazione ad un centro emittente, la cui funzione è quella di andare ad arricchire colui che riceve il feedback. Questo messaggio di ritorno serve ad agevolare l’apprendimento, ampliare la presa di coscienza e la consapevolezza.
Quando diamo un feedback occorre tener presente che il ricevente è una persona, un’entità emotiva. Quindi il feedback è uno strumento da maneggiare con cura seguendo il libretto delle istruzioni. Una softskills che ci può aiutare a dare un feedback in modo corretto è l’empatia.
Il feedback può essere positivo o negativo. Attenzione però a non confonderlo con la lode o la critica. Il feedback non è una valutazione positiva o negativa ma identifica le azioni ed i comportamenti degni di merito o di biasimo.
Affinché il feedback assolva alla sua funzione, arricchire chi lo riceve, deve rispettare determinate condizioni.
Il Feedback deve essere:
- Immediato, ossia dato nel momento stesso e non a distanza di giorni o di mesi. Perderebbe la sua efficacia
- Specifico, preciso e non sovraccarico di considerazioni
- Basato sul comportamento e non sulla personalità
- Bilanciato:
rimandi centrati solo su ciò che funziona possono essere poco
credibili; rimandi centrati solo su ciò che non funziona possono
demotivare.
- Costruttivo e offerto per sostenere e motivare
- Sincero ed autentico
- Dato in prima persona
- Dato
e lasciato andare. Il feedback è un’offerta, un’espressione di
generosità. Se l’altro apprezza il feedback ne farà uso a modo suo.
- Orientato ad un'obiettivo perseguibile
- Nutriente: deve offrire a chi lo riceve un’altro punto di vista, fornire un’impatto positivo al cambiamento e incoraggiare sottolineando gli aspetti positivi.
Quindi quando diamo un feedback ad una persona gli stiamo mostrando un’altro punto di vista, una strategia diversa senza mai esprimere un giudizio.
Un feedback per essere tale non deve contenere un giudizio.
“Mettere in discussione se stessi è il modo migliore per capire gli altri.” - Michelangelo
Ora che sappiamo come si da un feedback manca un ultimo tassello affinché sia realmente efficace. E questo tassello siamo noi, la nostra consapevolezza e responsabilità. Affinchè il feedback non sia disperso occorre saperlo accogliere con umiltà ed empatia. In questo modo saremo in grado di valutare senza vizio il feedback che ci viene dato e questo ci permetterà di compredere con consapevolezza e responsabilità se possiamo farlo nostro o meno.
Chi non si forma si ferma.
Massimo Sperti, Counselor


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